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Intervento integrale del Segretario al Territorio sulle linee guida del PRG

L'INTERVENTO INTEGRALE DEL SEGRETARIO DI STATO STEFANO CANTI IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DEL PRG.

 

Onorevoli rappresentanti dei Paesi UNECE,

Graditi Ospiti,

ringrazio tutti voi per la numerosa partecipazione all’83° sessione del Comitato per lo sviluppo urbano, l'edilizia abitativa e la gestione del territorio della Commissione Economica Europea delle Nazioni Unite e per la partecipazione a questo evento che mi vede in prima persona nella presentazione delle linee guida del nuovo strumento di pianificazione generale del territorio di San Marino, in appendice alla presentazione del Profilo sostenibile della Città di San Marino redatto dall’UNECE.

Sono innanzitutto riconoscente all’organizzazione delle Nazioni Unite per aver fortemente voluto la "Dichiarazione di San Marino”, in quanto si tratta di un importante documento dell'ONU, che invita architetti e ingegneri che lavorano, pianificano e progettano la città, a sottoscrivere i principi della Dichiarazione e che gli stessi dovranno poi applicare nel momento in cui si occuperanno di pianificazione e costruzione delle città'. La Dichiarazione, che ha visto come primo firmatario proprio Lord Norman Foster, invita gli architetti e gli ingegneri che la sottoscriveranno, come pure i Paesi che la adotteranno, ad attenersi all'applicazione dei principi sociali, ambientali, di inclusività, di rispetto dell'ambiente e di attenzione ai cambiamenti climatici, in essa contenuti.

L'adesione di tutti i paesi UNECE, la presenza del Sottosegretario Generale dell'Onu e Direttore Esecutivo UNECE, dei più grandi professionisti e studiosi mondiali in ambito ambientale e territoriale, rende molto orgoglioso me e con me tutti i sammarinesi per questo importante evento ed anche perché la "Dichiarazione di San Marino”, rimarrà negli annali della storia del nostro Paese.

La Repubblica di San Marino, è fortemente impegnata dal punto di vista urbanistico e nel rapporto equilibrato tra costruito e ambiente naturale per soddisfare le esigenze della popolazione, e alla luce della firma della Dichiarazione non può non apprendere tutti i principi in essa contenuti e trasferirli in toto nel nuovo strumento urbanistico. Pertanto, ritengo prioritario includere nella nuova Legge denominata “Piano Regolatore Generale” i Principi della “Dichiarazione di San Marino”.

Ripercorriamo insieme i fatti.

La proposta del nuovo strumento di pianificazione generale del territorio, elaborata dall’architetto Stefano Boeri su mandato del precedente Governo, è stata presentata pubblicamente a Novembre 2019.

Il mio mandato, in qualità di Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente è iniziato nel gennaio 2020 ed immediatamente, il Governo ha dovuto gestire l’emergenza da Covid19. Purtroppo la recente pandemia, nonché l’attuale guerra, ha cambiato le priorità e le necessità delle persone che vivono le città e gli spazi urbani. Durante questi anni di Governo sono state promosse varie politiche ambientali e di sviluppo sostenibile, abbiamo elaborato un Piano Operativo degli interventi infrastrutturali strategici per lo sviluppo del settore turistico commerciale e per la ripresa dell’economia in generale

Ed abbiamo redatto la prima Revisione Nazionale Volontaria sugli obiettivi dell’Agenda 2030 consegnata al Segretario delle Nazioni Unite e presentata nel luglio 2021 al Forum Politico di alto livello.

Non ci siamo fermati qui, abbiamo proseguito il lavoro e redatto un “Piano degli interventi per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile” che contiene strategie e progetti futuri per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, attraverso la partecipazione di tutti i portatori di interesse e della società civile.

In un mondo in continua evoluzione, ancor più in questa fase storica di profondi cambiamenti e di decisioni straordinarie, l’attuazione dell’Agenda ONU 20-30 per lo Sviluppo Sostenibile ci offre l’opportunità di mirare ad un nuovo paradigma di sviluppo fondato sulla sostenibilità e sull’inclusione. Un approccio riferito contemporaneamente ad ambiente, società, economia e istituzioni, interdisciplinare e multisettoriale che prevede un innovativo e trasparente sistema di monitoraggio.

Grande attenzione verrà dedicata al mondo delle IMPRESE, attori chiave per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile, marcando la forte relazione che deve intercorrere tra il perseguimento di obiettivi di business ed obiettivi di sostenibilità.

Il Piano delle Strategie Nazionali è costituito da un insieme di azioni e progetti nonchè idee e proposte per stimolare la crescita economica conciliandola con la tutela dell’ambiente e la protezione e promozione sociale e rappresenta lo strumento per la messa a sistema dell’attuazione a livello nazionale della stessa Agenda 20-30 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Il 16 Marzo 2022, a seguito del dibattito in merito al nuovo strumento di pianificazione del territorio della Repubblica di San Marino, avvenuto in Consiglio Grande e Generale, il nostro Parlamento si è espresso con un Ordine del Giorno che ha definito in modo chiaro le direttive per integrare gli obiettivi, già individuati nel precedente Ordine del giorno del 2017, al fine di aggiornare il Progetto del nuovo strumento di pianificazione generale.

Questo Ordine del Giorno prende in considerazione il fatto:

- che si sono modificate le condizioni economiche e sociali del Paese, nonché le necessità infrastrutturali, anche a seguito della pandemia da Covid-19;

- che è fondamentale definire gli assetti territoriali e l’organizzazione strutturale dei prossimi anni applicando una politica razionale e programmata;

- che il quadro macro-economico legato alle politiche del territorio sta subendo gli effetti conseguenti alla crisi del sistema ambientale e dalle dinamiche di mercato;

- che gli obiettivi della pianificazione urbanistica e territoriale devono puntare a mettere in sicurezza il territorio migliorando la qualità della vita dei cittadini, alla riqualificazione urbana ed energetica, a costruire infrastrutture di sistema efficienti, a garantire il rifornimento idrico e l’autonomia energetica, al potenziamento economico ed occupazionale delle attività produttive e di servizio, a dare un valore sociale all’abitazione, ad avviare un’economia circolare per lo sviluppo del territorio, incentivare un territorio biologico, a favorire il godimento del tempo libero, la pratica dell’attività sportiva e lo sviluppo della cultura, alla protezione del paesaggio, dell’ambiente e dei centri storici con il loro patrimonio artistico e architettonico, con particolare riferimento al sito UNESCO.

E su un punto voglio essere chiaro:

non tolgo ad alcun cittadino sammarinese un diritto di cui è possessore;

non tolgo a nessun cittadino il diritto edificatorio già acquisito dal piano regolatore in vigore.

A questo si aggiunge, la recentissima “Dichiarazione di San Marino” che, partendo proprio dal nostro Paese, non può mancare, con i propri contenuti, all’interno del nuovo strumento di pianificazione urbanistica.

Pertanto voglio ritornare a sottolineare i fatti con l’analisi temporale delle situazioni:

- L’arch. Boeri ha presentato la proposta di Piano Regolatore Generale nel 2019.

- La dichiarazione elaborata all’ONU nel luglio del 2022 ed approvata all’unanimità, proprio nella giornata di ieri, il 3 ottobre, e sottoscritta in primis da Norman Foster e dallo stesso Stefano Boeri, invita tutti gli operatori del settore, d’ora in avanti ad attenersi scrupolosamente alle regole in essa previste.

La “Dichiarazione di San Marino” è motivo essenziale di modifica della proposta di PRG a firma dell’Arch. Boeri, firmatario della stessa dichiarazione.

E’ mia piena volontà trasferire i principi della Dichiarazione di San Marino all’interno del nuovo Piano Regolatore Generale.

San Marino vuole un nuovo Piano Regolatore Generale in linea con la Dichiarazione ONU firmata il 3 ottobre.

Secondo quanto scritto, i temi-pilastro del costruire contemporaneo da rispettare sempre e comunque sono: l'ambiente (primo fra tutti), gli schemi abitativi di nuova generazione, le infrastrutture e le città sostenibili.

Considerando l'arte della progettazione una materia viva, sempre in evoluzione, è importante che l'architettura si presti a realizzare, sempre, spazi sicuri, inclusivi e "neutrali dal punto di vista climatico e circolari".

In pratica, ergere edifici diventa ufficialmente un impegno che sensibilizza tutti a rispettare le circostanze ambientali: "in modo da limitare l'uso di energia, utilizzare solo fonti energetiche sostenibili, riutilizzare l'acqua piovana e limitare l'uso di altre risorse naturali".

Questo si legge nella “Dichiarazione di San Marino”.

In particolare, il documento esorta anche a rispettare l'identità, gli edifici e i beni culturali del luogo.

Per i motivi sopra esposti, sono convinto del fatto che la nuova Proposta di Legge del Piano Regolatore Generale debba essere integrata con tutti i progetti, le linee guida ed i principi sociali, ambientali, di inclusività, di rispetto dell'ambiente e di attenzione ai cambiamenti climatici, correlati allo sviluppo sostenibile.

Un Progetto di Legge che rimarrà certamente nella storia, considerato che l’attuale strumento urbanistico ha 30 anni, e segnerà la svolta per lo sviluppo urbano della più antica Repubblica del mondo.

La sfida di tutte le Nazioni a livello mondiale è quella della Sostenibilità e dell’autonomia energetica.

A tal fine occorre individuare interventi infrastrutturali che ci possano rendere il più possibile autonomi dal punto di vista degli approvvigionamenti energetici.

Il Piano Strategico per lo Sviluppo Sostenibile individua progetti volti all’autonomia idrica attraverso la realizzazione di invasi per l’accumulo dell’acqua e strategie volte a potenziare la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Dovremo necessariamente implementare la produzione di energia da fotovoltaico, sia su edifici privati sia su edifici ed aree pubbliche, (e per favorire maggiormente l’installazione di questi impianti mi farò promotore di ulteriori interventi normativi già a partire dalla prossima Legge di Bilancio)

e contemporaneamente, considerato che la superficie delle coperture di edifici non sarà sufficiente per l’intero fabbisogno energetico, dovremo valutare altri investimenti in impianti, di produzione di energia pulita e rinnovabile, esterni al territorio.

Ad oggi l’approvvigionamento del gas è molto incerto ed i costi sono sempre maggiori.

In futuro dovremo cercare di renderci indipendenti da questa fornitura, dove possibile convertire gli impianti di riscaldamento ma la prima azione da mettere in campo è ridurre i consumi attraverso l’efficientemente energetico degli edifici, ovvero aumentando gli isolamenti per ridurre le dispersioni di calore.

La mia idea è quella di affrontare questa sfida incentivando le nuove costruzioni ad impatto zero, attraverso requisiti molto stringenti ma che possono sostenere la realizzazione di un’abitazione ecosostenibile con impronta di carbonio nulla.

Per garantire uno sviluppo sostenibile che abbia effetti positivi dal punto di vista ambientale, sociale ed economico nonché promuovere una nuova cultura dell’abitare in ottica ecosostenibile, che migliora contemporaneamente la salute e la qualità della vita dei cittadini nel rispetto dell’ambiente, ritengo necessario stabilire i criteri e le modalità di incentivazione delle abitazioni ecologiche ad energia zero, a zero impatto sull’ambiente ed alta sostenibilità ambientale ed elevata efficienza energetica, a zero emissioni lungo l’intera vita dell’edificio, incluse le fasi di progettazione e costruzione, anche rinunciando al consumo di suolo.

Per salvaguardare l’ambiente, nel pieno rispetto delle Direttive Europee, per favorire l’aumento di nuovi edifici a energia zero, per i quali il rapporto tra l’energia prodotta e quella consumata è pari a zero, o addirittura positiva (ovvero che produce più energia di quella che consuma) considerando le tradizioni e le specificità territoriali, e per favorire il rimboschimento del territorio e l’impermeabilizzazione del suolo conseguita con la costruzione dell’edificio, occorre studiare una compensazione mediante la messa a dimora, di colture intensive pluriannuali arboree ad esempio sul 50% del terreno oggetto di intervento, o di colture estensive su terreno di superficie pari al terreno oggetto di intervento.

La vera sfida del futuro, nel breve tempo, sarà di coniugare questi temi contenuti nella Dichiarazione di San Marino traducendoli in azione concrete.

In qualità di politico ho una visione sana del futuro del territorio della Repubblica di San Marino.

Una visione che concilia le esigenze di rispetto dell’ambiente, delle esigenze imprenditoriali e soprattutto delle aspettative dei Cittadini.

Immagino una maggior connettività del territorio, vorrei vedere i Castelli collegati da percorsi pedonali e ciclabili.

Oggi la mobilità ciclabile è favorita dall’uso delle biciclette elettriche e mi farò promotore della realizzazione di piste ciclabili, a partire dalla recentissima pista ciclabile di collegamento dei due più importanti parchi urbani, il Parco Ausa ed il Parco Laiala.

Quanto sopra, alla luce della buona volontà, della fattibilità, del buon senso e dell’amore per la nostra Repubblica.

 

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